Coliche infantili? Non andate nel panico, anzi provate a fare così!

Claudia Giammatteo  | 14 Set 2023
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SOS pianto inconsolabile: ecco come affrontare le coliche infantili

Il pianto del neonato mette in crisi qualsiasi genitore, soprattutto quando sembra essere inconsolabile. Tuttavia, è necessario gestirlo e, in qualche modo, superare l’ansia che provoca, perché è del tutto normale. In particolare, si attribuiscono le crisi di pianto alle famose coliche, termine che indica un problema intestinale (mal di pancia) ma che, tuttavia, la scienza non è mai riuscita a mettere in relazione con il pianto.

Ad ogni modo, non è indispensabile capire subito ciò di cui ha bisogno il piccolo, perché forse nemmeno lui lo sa. Il pianto, infatti, è il suo strumento di comunicazione volto a richiamare l’attenzione e, quale che sia la causa, è importante solo saperlo affrontare, trovando dei rimedi naturali e amorevoli.

Cosa si intende (davvero) con coliche infantili?

Con coliche dei neonati, comunemente conosciute come “coliche infantili” o “coliche del lattante”, ci si riferisce a degli episodi caratterizzati da:

  • pianto inconsolabile
  • irritabilità
  • tensione dell’addome
  • arrossamento del viso
  • irrigidimento di braccia e gambe
  • fuoriuscita di gas

Soprattutto per via dell’ultimo sintomo, vengono chiamate anche “coliche gassose”, anche se potrebbe trattarsi di una conseguenza del pianto più che di una causa. Un’altra ipotesi è quella che imputa le crisi di pianto ad un’immaturità nel modo di esprimersi del neonato: infatti, essendo estremamente sensibile, non è in grado di auto-consolarsi e attira l’attenzione con il pianto.

Qualsiasi sia la causa, questi episodi che destano tanta preoccupazione, solitamente si presentano nel tardo pomeriggio/sera, iniziano nelle prime settimane di vita e persistono fino a circa i tre mesi di età.

Prevenire e attenuare: ecco i rimedi per le coliche dei neonati

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Senza alcun dubbio,  gli esperti ci dicono che il pianto rappresenta il segnale di un periodo di sviluppo fisiologico di maturazione che molti, se non tutti i bambini attraversano. Ma cosa fare quando il neonato piange per ore mettendo a dura prova la pazienza e la tranquillità? È assolutamente importante somministrare degli antispastici, anche se naturali, solo se indicati dal pediatra. È invece opportuno:

  • creare una situazione tranquilla, evitando stimoli come luce e rumori forti;
  • tenerlo in braccio favorendo il contatto con la pelle che lo tranquillizza e facilita l’addormentamento;
  • parlargli con un tono di voce calmo e affettuoso, cantare una canzoncina che conosce o utilizzare il suono di un carillon;
  • cullarlo con movimento lenti e ritmici, mentre vanno evitati quelli frenetici che sono molto pericolosi, poiché i neonati non hanno la muscolatura del collo abbastanza sviluppata per sostenere la testa. Lo scuotimento, quindi, può causare traumi al cervello e lesioni anche gravi;
  • provare a tenerlo in una fascia, petto contro petto;
  • massaggiare leggermente la pancia. I benefici, infatti, sono tantissimi perché allevia l’eventuale dolore e, in ogni caso, procura un effetto rilassante, migliorando la qualità del sonno;
  • fargli un bagno con acqua tiepida (37°C) che aiuta rilassare l’addome e la muscolatura;
  • portarlo a passeggio. I neonati amano il movimento, come quello dei tuoi passi;

Se allatti al seno, evita di mangiare cibi che determinano la formazione dell’aria come i legumi e i latticini; inoltre, assicurati che il neonato si attacchi correttamente, limitando l’ingresso dell’aria durante la poppata. Per quanto riguarda il biberon, invece, esistono delle “tettarelle anticolica” che limitano l’ingestione di aria contribuendo a ridurre le coliche gassose.

Inoltre, se usi il latte artificiale, puoi provare a capire insieme al pediatra se è necessario cambiarlo o se il neonato soffre di un’intolleranza.

In generale, non sentirti in colpa: i neonati piangono per esprimere diversi disagi che è difficile, se non impossibile interpretare del tutto. Stai facendo del tuo meglio!

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo

Da sempre scrivo per passione, prima sul mio diario, poi sulla carta stampata e ora sul web per trasformare in parole il valore di luoghi, cose, persone, tutto ciò che vale la pena raccontare.




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