Uno scenario da film senza allontanarsi (troppo) da Roma! I tuoi bambini ameranno “La città che muore”

Claudia Giammatteo  | 08 Set 2023
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Sospesa nel tempo e nello spazio! Ecco cosa vedere a Civita di Bagnoregio con i bambini

Soprattutto con l’approssimarsi dell’autunno le occasioni per andare al mare o in piscina diminuiscono e, per non restare a casa davanti alla TV o al tablet, è importante farsi venire delle buone idee per trascorrere del tempo all’aria aperta: chi abita a Roma o comunque nel Lazio ha solo l’imbarazzo della scelta tra i diversi borghi che la regione ospita.

Ad esempio, la Tuscia, territorio a nord della Capitale ricco di storia e tradizioni, custodisce un paesino che desterà non poca curiosità nei bambini: è Civita di Bagnoregio, soprannominata “la Città che muore”. Scopriamo perché!

Perché Civita di Bagnoregio è “la Città che muore”?

La sua bellezza è a dir poco struggente. Civita di Bagnoregio è un luogo unico al mondo per via della posizione in cui sorge. Infatti, si trova tra i calanchi ed è praticamente sospeso su un lembo di tufo, collegato alla terraferma solo da uno stretto e ripidissimo viadotto pedonale di 300 metri che è necessario percorrere per raggiungere il centro storico.

Il soprannome deriva dal fatto che il borgo è soggetto alla sgretolarsi della rupe su cui sorge e alla progressiva erosione della vallata che lo circonda, causati da agenti atmosferici (in particolare i terremoti) che mettono in pericolo la sua esistenza. Secondo gli esperti, infatti, il borgo è destinato a scomparire! Proprio per cercare di conservarlo il più possibile, l’ingresso è a pagamento dal 2013, il che permette di utilizzare il ricavato per i lavori di restauro e di manutenzione.

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio con i bambini (prima che scompaia!)

Scoprire Civita di Bagnoregio con i bambini è un’esperienza unica ed emozionante. Se all’arrivo c’è anche un po’ di nebbia, attraversando il ponte sembrerà di salire fin sopra le nuvole e di entrare in un altro mondo! Le sensazioni positive riescono a non far avvertire la fatica e, una volta arrivati a Porta Santa Maria lo sguardo si perde tra i calanchi e ci s’immerge in un mondo antico: non ci so auto, rumore e caos, solo vicoli, case signorili, logge piene di fori e scorci scenografici.

Proprio per approfondire la storia e il pericolo che corre il borgo, è possibile visitare il Museo geologico (gratuito) delle frane in piazza San Donato, dove si trova anche la chiesa omonima con uno stupendo portale centrale del ‘500. Il museo si trova all’interno di un palazzo rinascimentale e prevede un percorso che si snoda in quattro sale, lungo il quale racconta l’evoluzione storica della città cosa sta accadendo alla rupe su cui sorge.

Altra tappa imperdibile è la Casa di Geppetto, la storica abitazione dove sono state girate alcune scene del film Pinocchio del 2008. Meraviglioso il Belvedere, dal quale si gode di una splendida vista panoramica sulla Valle dei Calanchi: le case medievali sembra che nascono direttamente dalla terra e s’intravedono anche le fenditure dei calanchi, formate da quell’argilla di origine marina che, lentamente, continua a danneggiarsi. Inoltre, qui si trovano anche negozi e prodotti di artigianato, presso i quali acquistare un ricordo di questa giornata.

I bambini resteranno affascinati anche dalla leggenda legata alla Grotta di San Bonaventura, il filosofo considerato uno dei più importanti biografi di San Francesco d’Assisi, secondo la tradizione, in questa grotta sarebbe guarito miracolosamente da una grave malattia grave, dopo l’invocazione della madre a Francesco d’Assisi. Da non perdere anche la Cattedrale dei Santi Nicola, Donato e Bonaventura che risale al ‘400 e che custodisce oggetti di grande valore come la bibbia in pergamena appartenuta, probabilmente, a San Bonaventura e una teca realizzata in oro e argento contenente le ossa del suo braccio.

Ovviamente, d’obbligo una sosta presso uno dei tanti ristorantini tipici per assaggiare le fettuccine con sugo di interiora di pollo e i piciarelli (un tipo di pasta tipico dell’alto Lazio) e i dolci a base di nocciole e farina di castagne che i bambini adoreranno.

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo

Da sempre scrivo per passione, prima sul mio diario, poi sulla carta stampata e ora sul web per trasformare in parole il valore di luoghi, cose, persone, tutto ciò che vale la pena raccontare.




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