Punture e morsi di insetti sono tra le principali insidie durante i periodi caldi o una vacanza dove è già estate. La maggior parte degli insetti punge poiché si nutre di sangue, rilasciando allergeni in grado di causare prurito e gonfiore.
Solitamente colpiscono le zone del corpo più esposte come braccia, mani e gambe. Ci sono poi gli imenotteri (api, vespe e calabroni), che pungono invece per difesa rilasciando anch’essi sostanze allergizzanti in grado di sviluppare reazioni gravi sino ad arrivare allo shock anafilattico.
Ma quali sono le principali punture di insetti e come intervenire?
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Gli insetti più comuni che per difesa utilizzano il loro pungiglione sono api, vespe e calabroni. Il segnale principale se si viene punti da un’ape è la presenza di una vescica e del suo pungiglione all’ interno della pelle. Vespe e calabroni, a differenza delle api, non lasciano il pungiglione ma possono pungere ripetutamente. L’unico segnale della puntura di vespa o di calabrone è rappresentato da un piccolo foro sulla pelle.
I classici sintomi della puntura di ape, vespe e calabroni sono: bruciore, prurito, rossore , gonfiore e nei casi più estremi possono comparire allergia, vertigini, gonfiore diffuso, e perfino shock anafilattico.
Il dolore solitamente scompare entro 2 ore dalla puntura a differenza del gonfiore che invece può aumentare ancora nelle 24 ore successive.
Nel caso di puntura di ape la cosa più importante da fare è:
Ad ogni modo, in tutti e tre i casi occorre:
La puntura di zanzara rappresenta una delle insidie più fastidiose della nostra estate. Le zanzare “comuni” pungono poiché si nutrono di sangue, favorendo il rilascio di istamina che causa arrossamenti locali ed il tipico pomfo da puntura. I sintomi più importanti legati alle punture di questi insetti sono: prurito, gonfiore ed arrossamento.
La maggior parte delle lesioni guarisce spontaneamente, senza rendere necessarie particolari cure mediche. Contro il prurito, il sintomo più fastidioso, si può ricorrere ad impacchi di acqua fredda o ghiaccio ed eventualmente è possibile applicare sulla puntura una pomata antistaminica per 2-3 giorni circa.
Per ridurre al minimo il rischio di essere punti da un insetto, occorre rispettare alcuni semplici accorgimenti:
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