Le possibili cause dell’inappetenza nei bambini e i consigli su come affrontarla in modo sereno
“Mangia?”: è una domanda che le mamme e i papà sentono rivolgersi molto spesso e che può mettere un po’ il dito nella piaga. L’argomento, infatti, è molto delicato, soprattutto quando il bambino o la bambina mangiano poco, provocando ansie e preoccupazioni.
Nello specifico, si parla di inappetenza infantile, una circostanza che può verificarsi in ogni momento della vita dei piccoli e che indica una mancanza o riduzione dell’appetito . Le cause possono essere diverse, ma soprattutto è importante sottolineare che, solitamente, si tratta solo di una condizione transitoria che si risolve spontaneamente.
Non mangia abbastanza? Ecco tutti i fattori che incidono sull’appetito
Una ridotta voglia e un minore interesse per il cibo può essere determinato da diversi fattori che variano anche a seconda dell’età. Eccone alcuni:
- Crescita e sviluppo: durante i primi anni di vita i bambini passano attraverso fasi di crescita e sviluppo in cui il loro appetito può variare notevolmente. È normale che i bambini abbiano periodi in cui mangiano di più e periodi in cui mangiano meno.
- Malanni e infezioni: anche qualcosa di lieve come un raffreddore o un mal di gola può influenzare l’appetito di un bambino. L’aumento della temperatura corporea e il malessere generale riducono il desiderio di mangiare.
- Allergie: quelle alle proteine del latte o all’uovo sono le prime a manifestarsi nei soggetti predisposti, ovvero quando inizia lo svezzamento. Tra i sintomi tipici c’è un rifiuto del cibo.
- Dentizione: i denti che spuntano possono causare disagio e dolore nelle gengive, il che può rendere difficile per un bambino mangiare o masticare determinati cibi.
- Fattori psicologici o emotivi: eventi stressanti o problemi emotivi possono influenzare l’appetito di un bambino: tra questi possono esseri la nascita di un fratellino o di una sorellina, l’inserimento al nido o alla materna, il trasloco, il ritorno della mamma a lavoro e così via.
Keep calm! Prova questi rimedi per combattere l’inappetenza nei bambini

In primis è importante proporre ai bambini tutti i cibi, senza limitarsi a quelli che mangia (al momento). Infatti, cambiano gusti e preferenze continuamente, quindi è opportuno proporre sempre sapori nuovi! Soprattutto il bambino che mangia poco dovrebbe essere esposto a una moltitudine di sapori, odori e pietanze.
In generale, è importante alleviare i sintomi che sono alla causa del problema (ad esempio curare il raffreddore con aerosol), ma anche seguire questi preziosi consigli sulla gestione dei pasti e del cibo:
- Creare un’atmosfera serena a tavola. Meglio evitare di fare terrorismo psicologico con frasi tipo “se non mangi non ti faccio uscire fuori a giocare”, così come sgridarli se non mangiano.
- Mangiare insieme. Se possibile, è consigliabile mangiare in famiglia tutti insieme e chiacchierare, evitando l’uso di dispositivi elettronici.
- Non servire cibo già tagliato. In questo modo si rovina l’estetica e si corre il rischio di far sembrare ogni cibo uguale. I bambini devono imparare a riconoscerlo e apprezzarlo.
- Non giudicare davanti agli altri. Chiamarli “inappetenti” o dire che non mangiano agli altri li mortifica, creando un senso di colpa che non aiuta.
- Evitare porzioni eccessive. Bisogna puntare alla qualità e non alla quantità. Meglio porzioni piccole che non spaventano e che il menu sia equilibrato (carboidrati, proteine e verdure). La frutta? Meglio a merenda.
- Cucinare insieme a loro. Favorisce la curiosità e avvicina i bambini al cibo in modo divertente e creativo.
Inoltre, ci teniamo a sottolineare che non esistono prodotti che aumentano l’appetito: al massimo è possibile ricorrere a degli integratori qualora ci siano davvero delle carenze nutrizionali, ma sempre sotto consiglio del pediatra.