Prima lattante, poi onnivoro: ecco come affrontare al meglio lo svezzamento del bambino

Claudia Giammatteo  | 27 Set 2023
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Si mangia! Ecco qualche consiglio su come affrontare lo svezzamento

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’introduzione di alimenti complementari al latte non prima del sesto mese compiuto. A questo punto, il sistema digestivo del bambino è sufficientemente sviluppato per digerire cibi diversi e inizia quello che viene definito svezzamento,  un periodo molto delicato che spaventa non poco mamma e papà.

D’altronde, è normale avere dei dubbi e delle paure: dopo  l’allattamento esclusivo al seno o al biberon, cambieranno le abitudini e si entra in una fase che permette al bambino di sperimentare nuovi sapori, testare diverse consistenze e iniziare a sviluppare le abilità necessarie per mangiare autonomamente.

Keep calm: ecco qualche consiglio prezioso su come affrontare lo svezzamento senza stress.

Cos’è lo svezzamento e perché è così importante

Lo svezzamento è un processo che consente di passare da un’alimentazione esclusiva a base di latte ad una che prevede anche altri alimenti. Questa introduzione è indispensabile perché dopo i 6 mesi i bambini hanno bisogno di soddisfare le esigenze di crescita alle quali non può più sopperire solo il latte, materno o artificiale che sia.

Si inizia con cibi molto morbidi e facilmente digeribili, come puree di verdure o frutta, poi col tempo, si introducono altri alimenti, come cereali per bambini e proteine magre. L’obiettivo è abituare il bambino gradualmente a una dieta varia ed equilibrata, mentre si continua a garantire un adeguato apporto di latte materno o formula.

5 consigli su come affrontare lo svezzamento serenamente

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Spesso lo svezzamento è stressante per i genitori perché richiede molta pazienza. Proprio per questo è bene essere preparati ed informati sui possibili scenari e su come gestire al meglio questa fase di transizione. Ecco dei consigli pratici:

Consulta il pediatra

Prima di iniziare lo svezzamento, è importante consultare il pediatra perché è l’unico in grado di fornirti linee guida specifiche in base alle esigenze individuali del tuo bambino e alle tue circostanze.

Scegli il momento giusto

Le linee guida sono chiare, ma è possibile che alcuni bambini siano pronti qualche settimana prima dei 6 mesi, o qualche settimana dopo.  L’importante è iniziare lo svezzamento quando il tuo bambino è pronto. I segnali da notare sono: la capacità di mantenere la testa eretta, la perdita del riflesso di estrusione (spingere il cibo fuori dalla bocca) e un interesse evidente per il cibo.

Non imporre la pappa

A volte i bambini fanno fatica ad accettare il cucchiaino e non gradiscono sapori diversi dal latte. Facile, quindi, farsi prendere dallo sconforto, soprattutto quando il piccolo sputa, gira il viso e serra la bocca. Di fronte a un rifiuto netto non c’è altro da fare che lasciar perdere e riproporre la pappa al pasto successivo, un po’ più ravvicinato nel tempo per assicurargli il cibo di cui ha bisogno.

Non sostituire con il latte

Quando mangia poco o nulla, non sarà pregiudicata la sua crescita! Quindi, evita di sostituire la pappa con il latte, perché il bambino capirà che può continuare ad avere esclusivamente quello e sarà più difficile svezzarlo.

Introduci gradualmente gli alimenti

Inizia con un singolo cibo alla volta e aspetta alcuni giorni prima di introdurre un nuovo alimento. Questo permette di individuare eventuali allergie o intolleranze alimentari, ma anche di lasciargli il tempo di adattarsi ai nuovi sapori e alle nuove consistenze.

Prepara cibi freschi e nutrienti

All’inizio la consistenza è abbastanza liquida, quindi utilizza l’omogeneizzatore per preparare dei puree con frutta e verdura fresca, ma anche carne magra, pesce e legumi, evitando quando possibile gli omogeneizzati. Evita l’aggiunta di sale o zucchero ai cibi del tuo bambino.

Rendi il momento del pasto piacevole e rilassante

Siediti con il tuo bambino e proponi cibi diversi con calma, senza ansia e stress che può percepire molto facilmente. Inoltre, evita distrazioni come la televisione o i dispositivi elettronici.

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo

Da sempre scrivo per passione, prima sul mio diario, poi sulla carta stampata e ora sul web per trasformare in parole il valore di luoghi, cose, persone, tutto ciò che vale la pena raccontare.




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