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Le temperature si abbassano e puntuali, ecco che arrivano i malanni di stagione!
Raffreddore, tosse e influenza sono sempre in agguato per i bambini che non sono dotati di un sistema immunitario del tutto maturo e che passano molte ore in ambienti chiusi a contatto con altri bimbi. Fortunatamente, però, esiste un’arma efficace che aiuta a difendersi, ovvero il vaccino antinfluenzale che permette, in maniera intelligente e consapevole, di proteggere anche i piccoli dalle forme più severe.
Ecco allora tutte le informazioni utili sul vaccino antinfluenzale per i bambini.
Il vaccino antinfluenzale è un preparato biologico che permette di ottenere l’immunità nei confronti di un agente patogeno, inducendola artificialmente. Nel caso di quello antinfluenzale, la protezione viene attivata nei confronti di quattro virus influenzali (due di tipo A e due di tipo B), quelli che si ritiene siano i più diffusi nella stagione invernale. La composizione del vaccino, infatti, cambia ogni anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e si basa su virus isolati nel corso della stagione precedente.
Il vaccino viene somministrato con la classica iniezione intramuscolare nel braccio, ma esiste anche una formulazione in spray nasale appositamente per la vaccinazione dei bambini che, quindi, possono evitare il fastidio procurato dall’ago.
Sempre il Ministero della Salute indica le linee guida per la somministrazione e le fasce di età o i soggetti maggiormente a rischio. In generale, gli esperti consigliano a tutti di effettuare il vaccino antinfluenzale ma, per alcune categorie, la vaccinazione è particolarmente raccomandata e tra queste rientrano i bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, quelli con patologie particolari anche dopo i 6 anni (come l’asma ad esempio), le donne in gravidanza e nel periodo del post-partum.
Infatti, l’influenza può colpire i bambini in modo particolarmente aggressivo e le eventuali complicazioni possono anche essere abbastanza gravi.
Ovviamente, non è detto che un bambino vaccinato non si ammali. Molto probabilmente, però, se contrae il virus dell’influenza, questo comporterà dei sintomi più lievi.
L’efficacia cambia da una persona all’altra e dipende dall’età, dallo stato di salute del soggetto che lo riceve e, soprattutto corrispondenza tra i virus contenuti nel vaccino e quelli che sono in circolazione.
Ma per proteggersi al meglio quando bisogna fare il vaccino antinfluenzale? Gli esperti consigliano di effettuarlo durante il periodo autunnale, ovvero quello che va dal mese di ottobre fino all’inizio del mese di dicembre. In questo modo è possibile assicurarsi una maggiore efficacia nel periodo di massima circolazione del virus, ossia l’inverno. Il corpo, infatti, impiega circa due settimane a riconoscere i virus contenuti nel vaccino, dopo le quali il sistema immunitario sarà adeguatamente preparato. La protezione poi, sarà efficace per circa 6-8 mesi.
Solitamente sono molto blandi, anche nei bambini piccoli. I sintomi più comuni sono lieve mal di testa, febbre, nausea e stanchezza. Nel caso fosse stata effettuata la puntura, è possibile che nel punto nell’iniezione si riverifichi arrossamento o gonfiore. Fortunatamente, basta applicare una crema lenitiva, stare a riposo e, in caso di febbre, la somministrazione di un antipiretico, sempre dopo aver consultato il pediatra. Qualsiasi sintomo, comunque, tende a sparire dopo pochi giorni.
Inoltre, ricorda che vaccinare il proprio bambino non permette solo di assicurargli una protezione importante nei confronti del virus influenzale, ma anche di contribuire a controllare la diffusione dell’influenza nella comunità. Infatti, quando più persone sono vaccinate il virus ha meno possibilità di diffondersi.
Da sempre scrivo per passione, prima sul mio diario, poi sulla carta stampata e ora sul web per trasformare in parole il valore di luoghi, cose, persone, tutto ciò che vale la pena raccontare.
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