Le vacanze all’estero con i bambini più piccoli si possono fare e con qualche furbo accorgimento sarà più semplice del previsto!
Indice dei contenuti
Il sogno è quello di vivere delle vacanze all’estero, anche long distance, con bambini piccoli? Per molti genitori sono ancora un vero tabù, quasi una sorta di mission impossible, con conseguente rinuncia a raggiungere mete da sogno o Paesi interessanti solo perché fuori dai confini nazionali. Abbiamo già parlato di tecniche anti-stress per programmare un viaggio in famiglia e viverlo serenamente, in questa mini guida vogliamo scendere più nel dettaglio, in una in maniera pratica ed utile.
Espatriare con bimbi più o meno piccoli al seguito non solo è possibile, ma è anche meno difficile di quanto si possa immaginare, basta organizzarsi e tenere bene a mente poche ma basilari regole.
Vacanze all’estero con bambini piccoli: i documenti
La prima riguarda i documenti necessari per uscire dall’Italia e raggiungere il Paese prescelto. Basta la carta di identità o è necessario il passaporto?
Una volta individuato ciò che è necessario avere, si passa all’azione, tanto più importante considerando che ormai tutti i minori fin dal primo vagito devono essere muniti di un proprio documento di riconoscimento o carta di identità – che si richiede e si ottiene nel proprio comune di residenza, all’ufficio Anagrafe.
Per il rilascio del passaporto, che ti spieghiamo qui, è richiesta firma e presenza davanti alle autorità di entrambi i genitori. Indispensabile calcolare bene i tempi che, in città molto grandi e burocraticamente complesse, può richiedere fino a qualche settimana. Conviene sempre verificare anche gli aspetti che riguardano l’assistenza sanitaria perché non dappertutto è valida la tessera sanitaria nazionale: può valere la pena stipulare un’assicurazione extra formato famiglia per la durata del viaggio, in particolare a tutela dei più piccoli. Inutile dire che, per mete esotiche o “estreme”, è doveroso anche per gli adulti seguire eventuali obblighi di profilassi prima del viaggio (dunque valutare attentamente se il viaggio è sostenibili per i vostri piccoli).
Attenzione anche alle carte necessarie per il Paese in entrata, sia per quanto riguarda visti turistici sia sotto il profilo – obbligatorio in alcuni Stati – di certificazioni di tipo sanitario. È sempre bene controllare attentamente questi aspetti per non andare incontro a strane sorprese poco prima della partenza o addirittura in aeroporto.
Vacanze all’estero con bambini piccoli: numeri utili
Informarsi sul Paese di destinazione è molto importante per chi viaggia con i bambini, a partire dai numeri utili: il consiglio è quello di registrarli e tenerli a portata di mano, da quello delle ambasciate italiane e del consolato nelle varie città che si intendono visitare ai classici recapiti di polizia, ambulanze, sos.
Conoscere il luogo in cui si intende trascorrere una vacanza con bimbi al seguito – a partire dalle abitudini alimentari, agli stili di vita, fino agli aspetti pratici degli orari dei negozi – consentirà di ridurre il rischio di imprevisti e scegliere con cura gli itinerari migliori: inutile ad esempio programmare un intero pomeriggio in una delle più belle strutture termali di Budapest per poi scoprire che non sono affatto l’ideale per i piccoli (e in alcune è pure vietato l’ingresso sotto una certa età).
Vacanze all’estero con bambini piccoli: il viaggio
Valutare le strutture, le attività da svolgere, alternando quelle a misura di bimbo ad altre capaci di gratificare soprattutto papà e mamma, è uno degli elementi di successo di una vacanza all’estero con figli piccoli. È, infatti, fondamentale non rendere troppo stancante o pesante la vacanza per un bambino, con conseguente esplosione di capricci e crisi di stanchezza. Coinvolgerli nella vacanza e rendere accessibile anche a loro un’attività normalmente considerata noiosa o poco bimbo friendly come la visita ad un museo d’arte, prenotando ad esempio un laboratorio o optando per una visita guidata pensata per visitatori junior, può diventare la chiave vincente per sopravvivere.
La pianificazione attenta degli spostamenti resta un aspetto da non sottovalutare, in particolare quando si tratta di incastrare tra loro voli con scali: risparmiare poche decine di euro per scegliere voli che implicano lunghe attese in aeroporto non sempre è la scelta migliore.
Un esempio? Provate a monetizzare il valore del tempo trascorso su una scomoda sedia in un terminal, con bambini stanchi e piagnucolanti, affamati, innervositi dal jet leg: vale la cifra che avete risparmiato non optando per soluzioni con voli diretti o un minore intervallo tra atterraggio e reimbarco?
Se si ha il timore che il bambino possa allontanarsi o perdersi, una possibile accortezza da adottare è quella di scrivere sul braccio di vostro figlio il nome e il numero di telefono dei genitori, in modo che chiunque lo trovi possa contattarvi facilmente. Se non sul braccio, cucite delle targhette che il bambino possa indossare con i vestiti. Per una maggiore sicurezza potrebbe rivelarsi utile un dispositivo di tracciamento GPS da applicare al polso o allo zainetto del bambino, in modo da non perdere un eventuale spostamento senza il genitore.
Vacanze all’estero con bambini piccoli: il passeggino
Un altro annoso problema quando si decide di viaggiare con bambini è il seguente: Carrozzina, passeggino o marsupio?
Di solito il passeggino è sempre la soluzione migliore e la più comoda. É preferibile scegliere un passeggino leggero, richiudibile e trasportabile fino all’imbarco.
Può essere un comodo lettino per un pisolino, ma anche un buon riparo (se attrezzato di coperte e un telo per la pioggia) e adatto ad ogni tipologia di terreno. È importante ricordare anche di non eccedere con i bagagli per un viaggio confortevole e senza troppo stress. Basterà organizzare la valigia in modo smart facendo in modo di portare con sé l’essenziale, ma senza troppi eccessi.
Bisogna considerare che già la borsa dei pannolini è considerata come bagaglio a mano, quindi bisogna controllare di avere con sé tutto l’occorrente: salviette, ciuccio di riserva, pannolini, snack, una piccola scorta di caramelle per il decollo e l’atterraggio, contro gli sbalzi di pressione.
Sono fondamentali anche indumenti di ricambio, sacchetti di plastica per pannolini usati o indumenti macchiati, cuffie, giocattoli, un cuscino, un pile, tablet e lettore DVD con i cartoni e i giochi preferiti per intrattenerli durante il viaggio e una scorta consistente di salviette.
Per chi viaggia con neonati un consiglio utile è quello di prestare attenzione al trasporto di alimenti e latte, trasportandoli in contenitori che non superino i 100 ml di capienza.
Solitamente questo tipo di prodotti sono soggetti a controlli da parte degli addetti, ma questa operazione non richiede molto tempo e non è pericolosa per il cibo che non viene in alcun modo contaminato.
Per maggiore sicurezza è bene informarsi prima del viaggio con l’aeroporto di competenza, in modo da evitare inconvenienti. Ultimo consiglio utile: uno sguardo al sito curato dalla Farnesina www.viaggiaresicuri.it con registrazione della destinazione e del periodo.
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur